IL DIRITTO DEI POPOLI

A TUTTI I POPOLI,
Alla consapevolezza che la maggior parte dei popoli del mondo sono soggetti al loro governo come « autorità superiore »,

La Francia ricorda:

1) Questa logica RICHIEDE che la piccola parte di persone scelte per gestire l’azienda (governo) rimanga costantemente sotto l’autorità delle persone da cui proviene.
2) Che la democrazia esige che il popolo abbia un mezzo di controllo permanente delle attività del governo.
3) Che le Nazioni Unite riconoscano « il diritto dei popoli all’autodeterminazione », cioè il diritto di cambiare il proprio sistema di governo in qualsiasi momento per garantire che sia sempre sotto controllo.

La Francia consiglia:

  1. La creazione di una « Corte Suprema del Popolo ».
  2. Che questo tribunale abbia una parte delle forze armate e uno strumento di comunicazione diretta con il pubblico.
  3. Che sia posto gerarchicamente al di sopra dello Stato, cioè del governo e di tutte le istituzioni.
  4. Che ha dei tribunali legittimi che si sostituiscono alle Corti d’Appello in tutti i tribunali, al fine di garantire la giustizia al di là della legge.
  5. Che questi tribunali legittimi hanno il diritto di giudicare e sanzionare i magistrati.

 

Proposta di un’azione che offra una transizione verso un nuovo modello di gestione delle società umane creando un corpus giuridico a favore della LEGGE DELLE PERSONE

DEFINIZIONI SELEZIONATE RIGUARDANTI LE NOZIONI DI « POPOLO » – « NAZIONE » – « STATO »

La parola « PERSONE » si riferisce a un gruppo di persone che condividono una lingua, una cultura, un patrimonio storico e un organo rappresentativo comuni.

La parola « STATO » si riferisce a questo organo rappresentativo e alle istituzioni che gestisce.

La parola « NAZIONE » qui usata si riferisce a tutto il popolo e allo Stato che occupa un determinato territorio, delimitato da confini.

 

PREAMBOLO

Contrariamente alla logica e ai testi ufficiali presentati, i governi ritengono di essere « al di sopra » dei popoli che li nominano per gestire la Nazione, e spesso anche « al di sopra » delle leggi che impongono al loro popolo.

Lo Stato, tuttavia, è l’organo di gestione scelto dal popolo. Essa deve, per definizione, essere perennemente soggetta a quel popolo.
Solo una forma di governance inadeguata può portare a un’inversione di ruoli.

La sovranità del popolo è stata riconosciuta come la base della civiltà umana fin dai diritti umani stabiliti alla fine del XVIII secolo, e riaffermati dai 193 Paesi firmatari delle Nazioni Unite, che stabiliscono nei Patti 1 e 2 che « i popoli hanno il diritto all’autodeterminazione ».

 

DIRITTO DELLE PERSONE

Poiché lo Stato è una piccola parte della popolazione, è naturalmente la parte più grande che deve quindi decidere le regole di vita e di organizzazione. Vale a dire, la forma di governance e le regole di gestione. Questa è conosciuta come la Costituzione.

Quando questo principio naturale, oltre che imprescrittibile e inalienabile, non viene rispettato, la sovranità del popolo viene violata e i diritti individuali rischiano di essere violati.

Quando la sovranità del popolo viene violata, il governo non è altro che un piccolo gruppo di individui che cercano di imporre la loro legge a tutto il popolo.

Quando alla Nazione manca un governo legittimo, il popolo deve stabilire un rapporto sulla situazione da parte di un’assemblea di volontari che formano una Procura della Repubblica, poi creare un « Consiglio Nazionale di Transizione », e infine istituire una « Corte Suprema del Popolo » per garantire PERPETUALMENTE la Sovranità del Popolo, unico fondamento di una vera democrazia secondo la sua definizione.

IL CONSIGLIO NAZIONALE DI TRANSIZIONE

Il « Consiglio nazionale di transizione » è l’organo che il popolo può istituire se ritiene che l’attuale sistema di governance sia ciò che ha portato alla perdita dello stato di diritto.

Questo Consiglio deve poi mettere in atto la struttura che permetterà al popolo nel suo insieme di riscrivere una costituzione che non permette più violazioni e di gestire provvisoriamente gli affari della Nazione secondo un programma predefinito.

Per essere valido, questo Consiglio deve rispettare una serie di regole.

 

LA CORTE SUPREMA

Il « Diritto dei popoli all’autodeterminazione » riconosciuto dall’ONU, richiede la creazione di un organo superiore di giustizia per garantire l’indipendenza della magistratura e per assicurare che lo Stato funzioni secondo le leggi del popolo, perché l’indipendenza della magistratura è la condizione indispensabile per il rispetto dei diritti umani, l’unico baluardo per garantire il pieno rispetto dei diritti individuali, notificati dalla Dichiarazione universale dei diritti umani.

Fino all’istituzione di una nuova modalità di governo o di un Consiglio Nazionale di Transizione, questa Corte Suprema diventa così l’unico organo legittimo a rappresentare legalmente il popolo di fronte agli organismi nazionali e internazionali.

L’unica garanzia duratura di un’equità non falsificabile è assicurata solo a condizione che il sistema giudiziario rimanga permanentemente sotto l’alta e unica autorità del Popolo Sovrano, per questo la « Corte Suprema del Popolo » deve essere composta da pochi membri permanenti delle varie corporazioni professionali, responsabili dell’organizzazione, ma è indispensabile che siano semplici persone estratte a sorte tra la popolazione, che giudichino e pronuncino le sentenze in completa indipendenza. Ogni caso che sarà trattato da questa Corte Suprema richiederà un nuovo sorteggio.

Queste persone saranno in numero sufficiente a rappresentare un campione diversificato della popolazione e, sempre in numero, almeno sette volte il numero dei dipendenti fissi.

Questa Corte Suprema del Popolo, collocata gerarchicamente al di sopra di tutte le istituzioni, è il garante permanente dello stato di diritto, e quindi diventa naturalmente l’autorità superiore dell’esercito nazionale a cui si appellerà per l’esecuzione delle sue decisioni.

Ne consegue che il Popolo avrà un organo superiore di giustizia che controlla costantemente la legittimità delle azioni dello Stato ed è pronto a sanzionare qualsiasi tentativo di deviazione.

Questo organo, una « Corte Suprema del Popolo » gerarchicamente posta al vertice di tutte le istituzioni, sarà accessibile su tutto il territorio, sostituendo le Corti d’Appello con « Tribunali Legittimi » composti esclusivamente da persone estratte a sorte tra coloro che non ricoprono cariche pubbliche.

Attraverso questa « Corte Suprema del Popolo » ogni cittadino avrà un rimedio che gli garantirà una vera giustizia. I procuratori non saranno più al servizio dei politici, ma al servizio dei cittadini.

Questa Corte Suprema che rappresenta l’autorità del popolo sullo Stato deve a sua volta ricorrere ad una « Corte Suprema Internazionale » che offra a tutti i popoli un ricorso internazionale.

Un popolo privato della giustizia da queste istituzioni nazionali potrà ricorrere a questo Tribunale internazionale, semplicemente costituendo un « Consiglio nazionale di transizione ».

Qualsiasi Paese con una « Corte Suprema del Popolo » avrà stabilito in perpetuo una democrazia basata sul Bene Comune della Nazione e sui « Diritti Umani ».